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Nuova Direttiva Europea sulla trasparenza della rendicontazione societaria

Il 15 aprile u.s. il Parlamento europeo ha approvato in seduta plenaria la proposta di Direttiva sulla trasparenza del’informativa societaria in tema di CSR e sostenibilità.

Il documento, che offre un’integrazione alle disposizioni sulla reportistica di bilancio presenti nella Direttiva 2013/34, sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio dell’Unione Europea a settembre 2014. Nei successivi 24 mesi, gli Stati Membri dovranno recepire la direttiva nella legislazione nazionale e la Commissione europea dovrà pubblicare una guida non-vincolante, al fine di fornire indicazioni di tipo metodologico sulla rendicontazione.

La nuova direttiva prevede che le imprese o i Gruppi che operano nell’Unione e che contano su più di 500 dipendenti rendano pubbliche, su base annuale, le informazioni di natura non strettamente finanziaria, ossia i dati ambientali, sociali e relativi alla governance, oltre che le policy di genere, quelle concernenti il rispetto dei diritti umani e quelle sulla gestione della diversità.

L’adozione della Direttiva dovrebbe indurre ad un miglioramento della trasparenza e dell’accountability di alcune grandi imprese operanti in Europa, in merito ai temi non-finanziari, essendo diretta ad organizzazioni in possesso di determinati criteri (ovvero circa 6000 imprese in Europa e circa 300-400 realtà italiane):

  1. Essere una grande impresa, con un bilancio di almeno 20.000.000 Euro o un fatturato netto di 40.000.000 Euro.
  2. Avere più di 500 dipendenti.
  3. Essere un ente di interesse pubblico: particolarmente le aziende quotate, gli istituti di credito, le assicurazioni o altre imprese considerate come tali dalla legislazione nazionale in ragione della natura della loro attività, della loro dimensione o della forma societaria.

La rendicontazione deve avvenire secondo il principio  “comply or explain“, per cui l’impresa che non ha una politica specifica su una delle aree non-finanziarie evidenziate è tenuta a fornire una spiegazione di tale assenza.

L’emissione del Bilancio di Sostenibilità, qualora i dati ivi contenuti rispettino i requisiti previsti dalla direttiva, può essere considerata condizione sufficiente al soddisfacimento del principio, altrimenti onorato tramite la pubblicazione di una dichiarazione non-finanziaria da allegare al bilancio annuale. 

I risultati prospettati dall’applicazione della Direttiva, anche se non arriveranno in tempi brevi, segnano in ogni caso una vittoria per i network e le organizzazioni internazionali come l’OCSE, il GRI, l’EMAS, l’ILO che lavorano sul miglioramento ed il rafforzamento degli standard di rendicontazione non finanziaria.

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