
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Il Bilancio di Sostenibilità è un prezioso strumento attraverso il quale un’organizzazione comunica il proprio impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) e come intende contribuire allo sviluppo sostenibile dei territori in cui opera. E’ un documento essenziale per dimostrare agli stakeholder il proprio impegno nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e nella gestione dei propri impatti ambientali e sociali.
Leggi tutto
Il Bilancio (o Report) di Sostenibilità permette alle aziende di raccontare la propria storia di impegno verso la sostenibilità, mostrando come esse affrontano le sfide ambientali, contribuiscono al benessere sociale e garantiscono una governance responsabile. Questo documento evidenzia le azioni concrete intraprese, i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri, dimostrando un impegno tangibile e misurabile verso la sostenibilità.
Il Bilancio di Sostenibilità diventa così uno strumento fondamentale per garantire trasparenza e aumentare la fiducia degli stakeholder.
Attraverso l’utilizzo di dati, indicatori e grafici chiari ed efficaci, il bilancio di sostenibilità trasmette un messaggio persuasivo, mettendo in luce i progressi dell’organizzazione nell’adottare pratiche sostenibili e nell’affrontare le sfide globali.
Calendario di Applicazione degli Standard
Data di applicazione | Tipologia di azienda |
---|---|
01 gennaio 2024 (prima applicazione degli standard nella relazione 2025) | Grandi aziende già soggette alla Direttiva sulla comunicazione non finanziaria (NFRD) o alla Legge di attuazione della direttiva CSR (CSR-RUG) |
01 gennaio 2026 (prima applicazione degli standard nella relazione 2027) | Piccole e medie imprese orientate al mercato dei capitali (possibilità di rinvio volontario fino all’anno fiscale 2028; saranno sviluppati standard separati e proporzionati a partire dal prossimo anno) |
01 gennaio 2025 (prima applicazione degli standard nella relazione 2026) | Tutte le altre grandi aziende non soggette alla NFRD o alla CSR-RUG |
Perché redigere il Bilancio di Sostenibilità?
- Differenziazione sul mercato
- Attrazione di investimenti sostenibili
- Riduzione dei rischi e costi
- Benefici Reputazionali
- Adattamento alle normative future Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)
La considerazione dei fattori ESG è diventata essenziale per mantenere un vantaggio competitivo rilevante e rimanere competitivi sul mercato. I consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità dei prodotti e preferiscono marchi con valori green. Gli investitori stanno includendo criteri ESG nelle loro decisioni di investimento, mentre i risparmiatori desiderano spesso creare portafogli sostenibili. Inoltre, le aziende che si concentrano sulla filiera e sulla tracciabilità dei prodotti richiedono ai fornitori di comunicare le loro performance di sostenibilità per essere considerati nei processi di approvvigionamento.
Sebbene poche PMI italiane abbiano ancora adottato un Bilancio di Sostenibilità strutturato e accurato, stanno gradualmente comprendendo l’importanza della sostenibilità per soddisfare le aspettative degli stakeholder e distinguersi sul mercato. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio ESG sulla situazione della sostenibilità nelle piccole e medie società italiane quotate a Piazza Affari e sul mercato Aim, nel 2022, 146 su 351 PMI hanno definito e comunicato i propri impegni e/o risultati in ambito ESG, rispetto ai 115 su 305 del 2020, evidenziando un trend in crescita.
Sempre più investitori stanno considerando i fattori ESG quando prendono decisioni di investimento. Un bilancio di sostenibilità ben curato aumenta la trasparenza e la credibilità dell’azienda agli occhi degli investitori, rendendo l’azienda più attraente per coloro che hanno un interesse nell’investire in progetti sostenibili.
Adottare pratiche sostenibili e monitorare attentamente l’impatto ambientale e sociale può aiutare a identificare e mitigare i rischi. Una gestione responsabile può portare a una maggiore efficienza energetica, riduzione degli sprechi, risparmio di risorse e costi operativi, aumentando così la redditività a lungo termine.
Nel 2022, si stima che il 59,5% delle imprese manifatturiere abbia intrapreso azioni di sostenibilità.
Tra queste, il 50,3% adotta azioni di tutela ambientale, il 44,6% di sostenibilità sociale e il 36,8% di sostenibilità economica.
Tra le pratiche di sostenibilità, il 22,3% delle imprese manifatturiere adotta sempre più l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e il 20,4% l’efficienza energetica.
Fonte Istat
Vantaggi gestionali
Allineare le risorse umane alla missione dell’Organizzazione, incentivarne la condivisione e favorire lo spirito di squadra
Migliorare il processo strategico-decisionale e il perseguimento degli obiettivi operativi
Affinare i sistemi di raccolta delle informazioni e la capacità di programmazione e controllo
Facilitare la mappatura e il coinvolgimento degli stakeholder e impostare una governance “allargata”
Comunicare in modo trasparente le azioni e i progressi verso la sostenibilità può migliorare la reputazione aziendale. Le aziende che dimostrano un forte impegno per la sostenibilità tendono ad essere percepite in modo positivo dalla società e dai media, creando una relazione di fiducia con il pubblico.
Facilitare la possibilità di partecipare a bandi di gara pubblici (PNRR)
Consolidare il rapporto di fidelizzazione con gli stakeholder
Comunicare con efficacia agli stakeholder le performance extrafinanziarie dell’organizzazione
Migliorare la portata informativa delle attività e dei risultati
Contribuire a promuovere relazioni fiduciarie con i territorio e la comunità, incrementando la credibilità dell’organizzazione
Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)
La nuova direttiva europea estende l’obbligo del bilancio di sostenibilità a un ventaglio maggiore di imprese. Difatti, se prima erano soggetti a tale norma esclusivamente gli enti di interesse pubblico (società quotate, banche, assicurazioni e riassicurazioni) che avessero superato nell’anno almeno due di determinati requisiti dimensionali (500 dipendenti, un totale di bilancio di € 20 mln o, in alternativa, un totale di ricavi delle vendite di € 40 mln), adesso, con la CSRD, dovranno redigere, pubblicare e sottoporre a revisione il bilancio di sostenibilità:
- tutte le società europee quotate (dal FY 2024) sui mercati finanziari, incluse le PMI (dal FY 2026) ma escluse le microimprese;
- le grandi società europee non quotate sui mercati finanziari (dal FY 2025), che superino almeno due dei seguenti parametri:
- Fatturato superiore a € 40 mln;
- Patrimonio netto superiore a € 20 mln;
- Oltre 250 dipendenti.
- Società extra-europee che generino un fatturato di almeno € 150 mln nell’Unione Europea (da FY 2028).
Bilancio di sostenibilità: come muoversi
- Direttiva Europea 2022/2464 (CSRD)
- GRI Sustainability Reporting Standards
- La materialità d’impatto
- Doppia materialità
La direttiva europea 95/2014/UE (recepita in Italia col D.lgs. 254/2016) obbliga ad una Dichiarazione Non Finanziaria (sui temi sociali, ambientali e di governance) gli enti di interesse pubblico e le aziende quotate, con almeno 500 dipendenti e un bilancio consolidato che registri un attivo di stato patrimoniale superiore a 20milioni di euro oppure ricavi netti superiori a 40milioni euro.
L’Unione europea, negli ultimi anni, ha avviato una serie di riforme con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e rendere maggiormente consapevoli le organizzazioni dei propri impatti sul pianeta.
Nel dicembre 2019 la Commissione ha approvato il c.d. “Green Deal”, un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l’UE sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Nell’ambito del Green Deal Europeo si colloca l’approvazione e la pubblicazione, avvenuta il 16 dicembre 2022 della Direttiva n. 2022/2464
riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD).
La CSRD va così a modificare la Direttiva 2013/34/UE, concernente l’obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario per le imprese di grandi dimensioni.
Gli standard di rendicontazione di sostenibilità più utilizzati sono quelli GRI, pubblicati nel 2016 dalla Global Reporting Initiative. Il livello di adesione allo standard, e quindi il livello di dettaglio della disclosure, viene deciso dall’azienda sulla base della maturità del suo sistema di raccolta dati (in termini di reperibilità delle informazioni) e degli obiettivi di sostenibilità prefissati.
Dal 2024, i bilanci di sostenibilità riferiti al FY 2023 delle organizzazioni soggette alla CSRD dovranno essere predisposti tenendo in considerazione i nuovi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) elaborati dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory) ed approvati dalla Commissione Europea con apposito atto delegato a giugno 2023.
Si tratta degli standard applicativi che consentiranno alle imprese di adempiere agli obblighi di reporting previsti dalla nuova CSRD. Tali indicatori sono stati concepiti per essere coerenti con le raccomandazioni del TCFD (Task Force on Climate Related Financial Disclosures)del Financial Stability Board, e rifletteranno gli obblighi informativi emanati dalla EU Green Taxonomy e dalla Direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence (CSDD).
Il primo set di Draft ESRS è composto da 12 Standards

Attraverso l’analisi di materialità si individuano i temi più importanti da rendicontare all’interno del Bilancio di Sostenibilità.
- Rilevazione della significatività di un insieme di ambiti tematici di sostenibilità economica, sociale e ambientale, per l’azienda e per i suoi Stakeholder più significativi
- La combinazione dei punteggi assegnati per ogni aspetto restituisce un valore di importanza che consente di ordinare questi temi secondo un grado di priorità, selezionandone una serie limitata su cui focalizzare gli impegni di azione e rendicontazione
- Per i temi risultati materiali al termine dello step precedente, si andranno ad identificare gli effetti (positivi e negativi) che l’azienda provoca sulla società e l’ambiente circostante (impatti generati)
- Valutazione degli impatti generati al fine di comprendere la portata degli stessi e ordinare nuovamente i temi secondo un grado di priorità in funzione degli impatti che aggregano
L’analisi di materialità è un processo strutturato volto a individuare i temi di governo societario, sociali e ambientali effettivamente rilevanti per una società, comprendere quali impatti l’impresa genera sul contesto in cui opera in relazione a tali temi e come tali temi influenzano le strategie dell’impresa. Si tratta di un processo dinamico che deve essere periodicamente aggiornato al fine di monitorare continuamente le aspettative degli stakeholder ed intercettare anticipatamente eventuali rischi ed opportunità.
La nuova analisi di materialità 2022 richiede l’impiego di nuovi riferimenti metodologici. In particolare, occorre cominciare il percorso di adeguamento alla normativa EU Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che entrerà in vigore a partire dal Bilancio 2024, ma per la quale sono già disponibili le bozze di standard che indicano l’approccio da tenere per l’analisi di materialità.
Categoria | Descrizione |
---|---|
Impatti Subiti | Il Gruppo X sta cominciando ad approcciare alla financial materiality (la quale dovrà obbligatoriamente essere rendicontata nei Bilanci e sottoposta a revisione dal 2024). Il Gruppo dovrà, quindi, rendicontare i temi rilevanti da un punto di vista finanziario, ovvero quei temi che generano (o possono generare) effetti finanziari sull’impresa, producendo rischi e opportunità o influenzandone il flusso di cassa o il valore sul breve, medio o lungo periodo, senza però essere rilevato dal report finanziario. |
Impatti Generati | Il Gruppo X deve rendicontare, in quanto material, i temi che rappresentano gli impatti più significativi dell’organizzazione sull’economia, sull’ambiente e sulle persone, compreso l’impatto sui loro diritti umani. L’obiettivo della nuova materialità GRI (2021) è quello di identificare quali sono gli effetti (positivi e negativi) che l’azienda provoca sulla società e l’ambiente circostante (impatti generati). |
La nostra esperienza
I primi elementi che andranno a caratterizzare il Bilancio di Sostenibilità saranno la/e Lettera/e del Presidente e la nota introduttiva e metodologica insieme agli SDGs ONU; successivamente si procederà con la compilazione di:
Oltre 20 anni di Bilanci
Supportiamo da oltre 20 anni le imprese nella realizzazione del proprio Bilancio di Sostenibilità. La nostra è stata una scelta, non una moda.
Velocità e flessibilità
Il nostro approccio è personalizzato e graduale e siamo in grado di seguire in modo flessibile e veloce l’organizzazione in tutte le parti del percorso.
Piccole medie e grandi imprese
Abbiamo seguito numerose organizzazioni di diversi settori e dimensioni, rispondendo in breve tempo alle loro necessità e adattandoci alle loro esigenze.
Siamo stati sempre supportati in ogni esigenza con massima efficienza e velocità. Società super consigliata!
Entra in contatto con noi!
Saremo lieti di accompagnarti per tutto il processo di sviluppo del progetto
Rimani aggiornato sulle nostre novità