Un nuovo articolo nel Codice di Autodisciplina Pubblicitaria contrasta il green washing

Nel mese di aprile è entrato in vigore un nuovo articolo del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale riferito ai green claims. Si tratta dell’Articolo 12 – Tutela dell’ambiente naturale, che impone standard precisi di correttezza, sia a tutela dei consumatori, che a tutela delle imprese responsabili dal punto di vista ambientale.

In virtù di ciò, i benefici di carattere ambientale vantati devono “basarsi su dati veritieri, pertinenti e scientificamente verificabili”, e la comunicazione “deve consentire di comprendere chiaramente a quale aspetto del prodotto o dell’attività pubblicizzata i benefici vantati si riferiscono” non essendo ammissibili vanti generici.

Il nuovo articolo è compreso nel Titolo I del Codice, tra le ‘regole di comportamento’, riferibile a qualsiasi tipo di comunicazione commerciale.

Il Segretario Generale IAP – Istituto Autodisciplina Pubblicitaria, Vincenzo Guggino ha affermato che il nuovo articolo del Codice di Autodisciplina “codifica le numerose indicazioni provenienti dalla giurisprudenza del Giurì sul come fare “green advertising” senza fare “green washing”, ovvero ammantare la comunicazione commerciale di claims pro ambiente, che però non reggono del tutto o nella misura vantata un vaglio di merito approfondito. E ciò a tutto vantaggio delle aziende che “green” lo sono davvero”.

Il mondo aziendale potrà contare quindi su una nuova norma che, imponendo standard di trasparenza alla comunicazione commerciale, va a premiare le aziende che investono realmente in innovazione “sostenibile”.

Fonte: Fondazione Sodalitas.

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