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Il Piano d’Azione Nazionale sulla Responsabilità Sociale d’Impresa 2012/2014

L’“Action Plan” (o Piano di Azione) nazionale è il documento presentato dal governo italiano, come da ciascun governo della UE, su proposta della Commissione per illustrare le azioni prioritarie e i progetti volti alla realizzazione della “Strategia rinnovata dell’UE per il periodo 2011-2014 in materia di responsabilità sociale delle imprese”.

A seguito di sollecitazioni da parte del Parlamento europeo e dal Consiglio, la Commissione ha rilanciato il tema della responsabilità sociale delle imprese, inserito nelle politiche europee sin da Libro verde del 2001  e successivamente sviluppato con la Comunicazione del 2006 .

La rinnovata strategia europea parte dalle indicazioni in materia di RSI contenute in Europa 2020, nell’Iniziativa faro per la politica industriale e nell’Atto unico per il mercato interno, e mira a creare le condizioni favorevoli per una crescita sostenibile, un comportamento responsabile delle imprese e una creazione di occupazione durevole nel medio e lungo termine .

In virtù di ciò la Commissine ha invitato gli Stati Membri a sviluppare (o aggiornare) entro la metà del 2012 i propri progetti o liste di azioni prioritarie in materia, facendo riferimento ai principi e agli orientamenti riconosciuti a livello internazionale (ivi incluse le Linee guida OCSE) e in collaborazione con le imprese e le altre parti interessate.

Tutte le imprese sono incoraggiate a mettere in atto un processo per integrare le questioni sociali, ambientali, etiche, i diritti umani e le sollecitazioni dei consumatori nelle loro operazioni commerciali e nella loro strategia di base, in stretta collaborazione con i rispettivi interlocutori.

A tal fine, la Commissione propone all’Unione ed agli Stati Membri, per il periodo 2011-2014, sette linee di azione:

  • promozione della visibilità della RSI e diffusione delle buone pratiche;
  • miglioramento e monitoraggio dei livelli di fiducia nelle imprese;
  • miglioramento dei processi di autoregolamentazione e co-regolamentazione;
  • aumento del “premio di mercato” per la RSI;
  • migliore divulgazione da parte delle imprese delle informazioni sociali e ambientali;
  • ulteriore integrazione della RSI nell’ambito dell’istruzione, della formazione e della ricerca; accentuazione dell’importanza delle politiche nazionali e subnazionali in materia di RSI;
  • migliore allineamento degli approcci europei e globali alla RSI.

Il Piano d’Azione italiano

In Italia, la redazione del Piano d’Azione ha costituito l’occasione per una vasta ricognizione e consultazione degli operatori economici e delle istituzioni attive nel campo della RSI, a livello nazionale, come a livello locale e regionale,coordinata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Gli obiettivi del Piano possono essere sintetizzati come segue:

  • Aumentare la cultura della responsabilità sociale presso le imprese e i cittadini.
  • Sostenere le imprese che adottano la RSI.
  • Contribuire al rafforzamento degli “incentivi di mercato per la RSI”.
  • Sostenere le imprese sociali e le iniziative del Terzo settore.
  • Favorire la trasparenza e la divulgazione delle informazioni sociali e ambientali.
  • promuovere il rispetto degli orientamenti riconosciuti a livello internazionale.

In linea con gli orientamenti internazionali e con la strategia europea, gli ambiti della vita delle imprese coperti dalla RSI possono essere sinteticamente riassunti in :

  • rispetto dei diritti umani;
  • lavoro e occupazione (incluse azioni positive per l’inclusione, la crescita delle conoscenze, la salute dei lavoratori, la conciliazione);
  • tutela dell’ambiente e efficiente utilizzo delle risorse naturali (es. riduzione delle emissioni, efficientamento energetico, prevenzione dell’inquinamento);
  • lotta alla corruzione;
  • tutela dei consumatori;
  • sviluppo delle collettività,
  • buona governance fiscale (trasparenza, scambio di informazioni e concorrenza fiscale leale);
  • sviluppo e trasferimento di conoscenze a beneficio degli stakeholders e delle comunità locali.

La promozione della RSI nella catena di fornitura, la trasparenza e la divulgazione delle informazioni aziendali finanziarie e non finanziarie saranno importanti azioni trasversali.

Data la struttura produttiva italiana e viste le ridotte risorse umane e finanziarie a disposizione, la strategia nazionale sarà particolarmente attenta alle PMI.

Oltre a sostenere le azioni delle singole imprese, si offrirà sostegno alle varie aggregazioni di imprese – in primis, catene di fornitura, filiere produttive, reti di imprese  e distretti produttivi – per superare i limiti dimensionali delle singole unità e rendere le azioni più efficaci.

Dovranno, inoltre, essere promosse iniziative a sostegno dell’impresa sociale – intesa come fornitrice di servizi sociali e/o beni e servizi destinati a un pubblico vulnerabile o come soggetto le cui modalità produttive perseguono obiettivi sociali –  per via dell’alto livello di responsabilità sociale e ambientale di cui è generalmente portatrice.

Credits: http://pcnitalia.sviluppoeconomico.gov.it/it/notizie/item/156-consulrazione_a_p

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