La proposta di Piani di Azionariato Diffuso ai dipendenti, ossia l’offerta di azioni a un prezzo vantaggioso rispetto a quello di mercato, resta ad oggi una pratica poco frequente in Italia. Secondo l’ultimo studio prodotto dall’ European Federation of Employee Share Ownership, infatti, nel contesto europeo, l’Italia si attesta in percentuali di azioni diffuse ai dipendenti ben inferiori rispetto a realtà come la Germania, o la Francia, o la Svizzera, o l’Ungheria, in cui una parte cospicua di azioni è trattenuta dai dipendenti. Le motivazioni possono essere ricercate nella ridotta dimensione delle imprese nazionali e nella scarsa finanziarizzazione del mercato locale, così come in un quadro normativo, in Italia, ancora in parte carente.
Dal punto di vista dei dipendenti, la finalità dei piani di azionariato diffuso consiste nel permettere loro di ottenere un guadagno dal maggior apprezzamento delle azioni della società per cui lavorano. D’altra parte, concedendo una parte delle proprie azioni ai dipendenti, la società incentiva la loro partecipazione al rischio dell’impresa e, allo stesso tempo, fa sì che tale partecipazione avvenga attraverso la concessione di agevolazioni al momento dell’acquisto delle azioni della società medesima o di altre società appartenenti al gruppo. Conseguentemente, vengono incentivate sia la fedeltà, che la produttività degli stessi dipendenti, nella convinzione che la fidelizzazione rappresenti la garanzia del loro impegno professionale all’interno dell’azienda e, in questo modo, contribuiscano in maniera rilevante a generare valore non solo per i soli assegnatari di stock option, ma anche per gli altri azionisti.
Attraverso i piani di azionariato diffuso, i dipendenti acquistano il diritto-facoltà di sottoscrivere, gratuitamente o a titolo oneroso, le azioni della società stessa. Tali piani danno luogo ad una forma di investimento alternativa al risparmio e, per tale ragione, oltre agli stock option plan (assegnazione di opzioni ad esercizio differito nel tempo), si possono avere gli stock purchase plan, che prevedono la possibilità per i dipendenti di utilizzare una parte della propria retribuzione per l’acquisto di azioni della società. Questa forma di incentivo rappresenta uno strumento tramite il quale l’azienda cerca di fidelizzare non solo gli amministratori e il top management, ma anche i dipendenti con retribuzioni non eccessivamente elevate, inclusi nel medio management, o il personale strategico d’azienda.
In conclusione, la creazione di apposite associazioni di dipendenti azionisti può sviluppare una cultura finanziaria fra dipendenti-azionisti, ricercando idonee forme di partecipazione di questi ultimi alla vita aziendale, in modo tale che sviluppo imprenditoriale e capacità competitiva si coniughino con i valori positivi della partecipazione, delle pari opportunità e contribuiscano al consolidamento di un mercato più trasparente, e di una società più solidale.